Perché il piccolo imprenditore si domanda spesso “Come mai ho aumentato le vendite ma non ho maggiore liquidità?” e soprattutto perché non riesce a darsi una risposta?
“Perché non conosce la differenza tra l’aspetto economico e l’aspetto finanziario“
E questa non è una lacuna di poco conto!
Non conoscere, e quindi non comprendere, il duplice aspetto finanziario ed economico, oltre a portare l’imprenditore a farsi sempre le stesse domande, lo conduce anche a non sapere decidere quali passi fare per progredire con la sua attività e a fare passi sbagliati, non supportati da corrette e concrete valutazioni.
Ti ricordi il nome di questo blog? Doublentry. Raccontai tempo fa che l’ispirazione mi venne da partita doppia, il pilastro della contabilità e bilancio, costruito proprio sulla differenza tra l’aspetto economico e quello finanziario. E dissi anche che il secondo significato che davo a questa doppia partita era quello di comporre una squadra, il piccolo imprenditore e la sottoscritta, insieme, dalla stessa parte, a fronteggiare la squadra avversaria, formata dalle difficoltà nel gestire una piccola impresa.
Quindi eccomi qui per cercare di rendere molto semplice e comprensibile ciò che per noi addetti ai lavori è quasi scontato ma che non lo è affatto per i piccoli imprenditori.
Inizierei con un esempio.
Supponiamo di andare in un negozio e di acquistare un PC che costa 900 euro.
Vi sono tre ipotesi di pagamento:
Analizziamo ciascuna ipotesi:
In tutte e tre le ipotesi il costo del PC è di 900 (+ 50 di interessi nella terza). E’ l’aspetto finanziario a essere diverso.
Facciamone una quarta di ipotesi; supponiamo di avere scelto il pagamento dopo un anno, quindi 950, e di non avere la disponibilità. Dovremo chiedere 950 euro alla banca che ne rivorrà 990 un anno dopo.
Questa quarta ipotesi genera una entrata finanzia di 950 (la banca dà il denaro), una uscita di 950 (pago il PC) e genererà una uscita finanziaria di 990 un anno dopo.
E l’aspetto economico? Giusto! C’è anche un costo di 40 per interessi della banca. E’ solo questo l’aspetto economico, perché le altre entrate e uscite (e non costi o ricavi) sono di tipo finanziario.
Tutto questo per farti capire che il primo anno c’è stato il costo (acquisto del PC), ma solo dopo due anni c’è stato l’effettivo esborso di denaro (restituzione del prestito alla banca).
Ed è necessario comprendere molto bene la differenza e non confondere costo con spesa (= uscita di denaro) e ancor più importante ricavo con incasso (= entrata di denaro).
Quindi da un parte abbiamo l’aspetto economico formato da ricavi e costi e dall’altra quello finanziario formati da incassi (o entrate) e spese (o uscite).
Leggi e rileggi bene questo esempio e passa a leggere oltre solo se hai capito bene la differenza tra aspetto economico e finanziario.
Perché ho fatturato 1200 (e lo scorso anno 1000) e ho avuto costi uguali allo scorso anno, stessi dipendenti, stessi costi, ma il saldo del c/corrente è più basso di quello dello scorso anno?
Ipotizziamo questi dati (cerco di semplificare al massimo)
anno | 2020 | 2021 |
Ricavi | 1.000 | 1.200 |
Costi | 800 | 800 |
Utile | 200 | 400 |
Se l’aspetto economico e quello finanziario coincidessero sarebbe corretto ipotizzare che sul conto corrente ci siano 200 euro in più dati dalla differenza tra l’utile dell’anno e quello dell’anno precedente. Ma non è così.
Per prima cosa bisogna domandarsi quanti di quei 1.200 euro sono stati oltre che fatturati anche incassati nell’anno?
E quante uscite di denaro a fronte dei costi di 800?
Durante l’anno si è ottenuto o pagato un finanziamento? (questi movimenti generano entrate e uscite e non costi e ricavi se non per la parte degli interessi)
Durante l’anno sono stati pagati debiti sorti negli anni precedenti?
Ed ecco che per rispondere alla domanda dell’imprenditore “perché ho fatturato 200 euro in più a parità di costi e sul c/c ho meno?” bisogna costruire anche un altro prospetto, ossia quello delle entrate e delle uscite e magari salta fuori che a fronte dei 1.200 di fatturato ne sono stati incassati 900, mentre l’anno precedente a fronte dei 1.000 di fatturato ne sono stati incassati 1.100 di cui 100 per ricavi dell’anno 2019 e rimasti a credito; e magari salta anche fuori che nell’anno 2020 l’imprenditore ha ottenuto un finanziamento dalla banca di 50, quindi una entrata di liquidità, mentre nel 2021 ha iniziato a restituire le rate per 10 e quindi ha avuto una uscita.
Ecco che i dati finanziari potrebbero essere questi
anno | 2020 | 2021 |
Incassi o Entrate | 1.000 + 100 + 50 | 900 |
Spese o Uscite | 800 | 800 + 10 |
Differenza | 350 | 90 |
E si spiega la ragione per cui a fronte di un aumento di fatturato e a parità di costi la liquidità prodotta è inferiore.
Non è solo una citazione, ma dovrebbe essere la prima preoccupazione dell’imprenditore: il flusso di cassa.
E invece generalmente ed erroneamente la prima, per non dire unica preoccupazione, è il fatturato.
Se fatturo di più va bene, se fatturo meno va male. Non è mica detto!
Ma c’è una cosa di cui tutti possiamo essere certi: se non si genera sufficiente liquidità va malissimo.
E quando è che la liquidità generata è sufficiente?
Direi di rimandare a un prossimo articolo, per ora cerca di assimilare molto bene la differenza tra aspetto finanziario ed economico che è la base per potere comprendere il resto.
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