Aprire un negozio online
Il negozio online o e-commerce è “l’insieme delle attività di vendita di prodotti effettuato tramite Internet”.
Mi capita spesso di ricevere richieste di aziende che vorrebbero vendere online i loro prodotti.
Le casistiche sono solitamente di due tipi:
- hanno già sito e impostazione di vendita online;
- non hanno ancora avviato nulla.
Nel primo caso la domanda è spesso la seguente: “Non comprendo come mai, nonostante tutti i soldi spesi, vendo talmente poco da non coprire nemmeno i costi.“
Nel secondo la richiesta è: “Vorrei vendere online per incrementare gli utili”.
Avevo già affrontato in parte l’argomento nel post Essere o non essere su Amazon, nel quale consigliavo di tastare prima il terreno con una vetrina su Amazon.
Ma ritengo opportuno fare un passo indietro, perché temo che alcuni concetti fondamentali non siano del tutto chiari.
La parola magica per vendere è “competitivo”.
Il prodotto deve essere competitivo.
Se non ha questa caratteristica, non avrà alcun successo nemmeno se lo piazzerai sul sito più seducente del mondo e se spenderai fortune in advertising.
Quindi, la PRIMA analisi deve essere effettuata sui prodotti che intendi vendere.
E’ fondamentale verificare che cosa viene già venduto online con caratteristiche simili o uguali, a quali prezzi e condizioni.
Poi, e solo poi, si può passare al resto.
Un’altra parola molto importante è “esclusivo” o perlomeno “originale”.
Domandati che cosa ha di diverso dagli altri il tuo prodotto e perché.
Dai valore al lavoro dei professionisti, ne sarai ricambiato
Spesso per rispondere a queste domande è necessario fare ricerche sul web e analisi di molti dati e non è detto che tu ne sia capace.
E nemmeno il tuo famoso … cugino tuttofare 🙂
Non trascurare il valore di questo lavoro, dedica una risorsa economica per farlo fare in modo efficace e professionale.
Non aspettarti che i professionisti lavorino gratuitamente, e se hai gettato nelle immondizie tempo e soldi per avere un sito di e-commerce senza avere effettuato le preventive valutazioni, riconosci che la colpa è la tua e poni rimedio, senza pretendere che altri sistemino le tue falle pro bono.
Insisto su questo punto perché, in questi tempi di crisi, capita molto spesso di imbattersi in imprenditori che, talvolta anche a causa di errori più o meno grossolani fatti in passato o di leggerezze, chiedono ai professionisti di compiere miracoli e in breve tempo, rimettendoli in sesto e magari rinunciando al loro compenso, in cambio di una ipotetica retribuzione a percentuale nel caso le cose dovessero andare bene.
E le parole “usate” sono: “ho bisogno di un professionista molto capace”, “necessito di un partner affidabile” e via discorrendo.
In questi casi è necessario essere più umili, realisti e anche equi.
Prima di tutto l’imprenditore non deve dimenticare che spetta a lui il compito più gravoso e difficile e questo sempre e comunque.
I professionisti lo supportano, lo aiutano, lo consigliano, ma non sostituiscono la sua figura.
Nessun professionista, men che meno “molto capace”, si mette a lavorare gratuitamente per risollevare le sorti di una azienda in crisi.
Aggiungerei di diffidare sempre del “gratuito”.
Quindi non sceglierlo con leggerezza, presta attenzione, confronta e analizza la sua esperienza e dai valore a questa figura.
La politica dei piccoli passi
Premesso tutto questo, posso dire che DOPO essere certi che il prodotto sia competitivo e unico/originale si passa a tastare il terreno.
Lo si può fare, per esempio, con investimenti molto contenuti e sicuri feedback, su Facebook, facendo tante campagne per ciascun prodotto di punta.
In questo modo si può comprendere se il prodotto può funzionare e se i prezzi sono appetibili.
L’importante è ricordare che la sola presenza non è certo garanzia di vendita.
Per chi invece avesse già un sito di e-commerce poco proficuo, consiglio di non perdere tempo e di ripartire dall’analisi iniziale che, probabilmente, non è stata effettuata o è stata fatta male, e di comprendere, prima di tutto, quali e quanti correttivi apportare ai prezzi o ai prodotti o a entrambi.
Poi di passare all’analisi del sito.
Parliamo di SEO
L’acronimo “SEO” sta per Search Engine Optimization, in italiano può tradursi in “ottimizzazione per i motori di ricerca (e per gli utenti che li utilizzano)“.
Non sono una esperta in materia e per questo sarò molto semplice.
La SEO è l’insieme delle tecniche e strategie che permettono a un sito web di essere trovato dagli utenti sui motori di ricerca nel momento in cui stanno cercando informazioni su determinati contenuti, prodotti o servizi.
Il concetto è “se non ti trovano come puoi vendere, pur avendo i migliori prodotti del mondo?”
Il tuo shop-online deve essere posizionato al meglio.
Fermo restando che ogni attività è un caso a sé, i punti chiave ai quali prestare particolare attenzione sono:
. la creazione di descrizioni originali per i singoli prodotti;
. una corretta scelta delle parole chiave;
. l’ottimizzazione per Mobile.
Se pensi sia una cosa facile, dai una occhiata a questo link Come posizionare il tuo negozio online.
Una volta che il tuo sito è posizionato, diventano fondamentali le immagini, che spesso, invece, sembrano “fatte in casa”.
Ricordati che le immagini sono importantissime e devono essere perfette per potere valorizzare il prodotto.
Mettersi cioè nei panni del cliente e acquistare.
Quanto tempo ci metti? E’ a prova di “imbranato”?
Anche in questo caso Amazon è una grandissima scuola.
Non dimenticarti delle spese di spedizione, spesso a causa di quelle gli acquisti vengono abbandonati.
Poi ci sarebbe da parlare di tante altre cose, le politiche dei resi, le garanzie, ma lo faremo un’altra volta.
Per ora direi che basta così.
Avrai compreso che aprire un negozio online è come avere un’altra azienda, concetto che viene spesso trascurato, pensando che chi fa una cosa ne possa fare al contempo anche un’altra.
Spero che questo post ti sia stato utile, se è così fammelo sapere.
Se invece hai la necessità di contattarmi direttamente per una consulenza, segui il link consulenza in studio o consulenza online
Mirna
Ti potrebbe interessare anche:
. Alcune domande che ogni imprenditore dovrebbe porsi
Buongiorno Mirna, ho appena condiviso questo post veramente interessante, perché anche nel ns studio, ipotetici imprenditori ci rivolgono le stesse identiche domande. Sembra ci sia proprio la convinzione che la vendita su web sia facilissima e che la possano fare tutti. E’ veramente complicato far capire che non è così..
Grazie Francesca. Spesso viene visto come la panacea di tutti i mali e si sottovaluta la complessità che ci sta dietro. E non solo, la difficoltà poi nel portarlo avanti. Come in tutti i campi, per fare bene le cose ci vuole studio, dedizione, passione e lavoro duro ed è necessario comprendere che il fai da te, o comunque l’improvvisazione, sono veramente dannosi.
Gli e-commerce sono un ottimo modo per arrivare ovunque ma nessuno creda che senza una buona struttura alle spalle e una pubblicità accurata il proprio e-commerce possa fare strada. Io dirigo http://www.commercioliri.it il negozio online della mia società Ciociaria viva e vi posso assicurare che è un vero impegno.
Grazie Marco, mi fa tanto piacere la testimonianza da parte di chi “è sul campo”.
Molto interessante e molto vero! La prima regola (di vita direi) è che l’improvvisazione è foriera di grossi guai. Occorre competenza ed esperienza ed una visione di insieme del proprio progetto. Un piano di business è il punto di partenza per dimensionare l’investimento e capire subito se ne vale la pena. Basta poco ma vale tantissimo!
Esattamente Manuela, prima le fondamenta belle solide e poi un piano per volta a formare un edificio solido e duraturo, da manutenere con costanza ogni giorno.