Nel corso dell’attività di una azienda si creano dei flussi finanziari in entrata e in uscita.
Quelli in entrata sono normalmente rappresentati dagli incassi dei crediti dai clienti.
Quelli in uscita dai pagamenti dei debiti ai fornitori.
Abbiamo già visto nel post L’equilibrio finanziario della tua azienda che è fondamentale porsi due obiettivi:
. l’equilibrio finanziario a breve termine (entro i 12 mesi);
. l’equilibrio finanziario a medio-lungo termine (oltre i 12 mesi).
In questo post analizziamo i crediti verso clienti, quindi siamo nell’ambito dell’equilibrio a breve termine.
Vi sono alcune attività che incassano dai clienti prima di pagare i fornitori; un esempio possono essere i bar, i parrucchieri. Queste attività non dovrebbero MAI presentare squilibri nel breve termine. Se è così, spesso, significa che hanno finanziato investimenti a medio/lungo termine con indebitamento a breve.
Per altre attività, invece, la tempistica degli incassi dipende dalle vendite, un esempio sono i negozi di abbigliamento. Il capo può essere venduto prima della scadenza del debito verso il fornitore, oppure dopo.
Altre attività, acconti a parte, incassano abitualmente dai clienti dopo avere pagato i fornitori, per esempio le imprese di costruzioni edili.
Per una corretta gestione dei flussi finanziari a breve termine è importante sapere la:
durata media dei crediti verso clienti = | crediti verso clienti | x 365 |
vendite comprensive di IVA |
Il risultato è in giorni ed esprime quanto tempo mediamente trascorre tra la vendita e l’incasso del credito.
Dipende dal settore di attività e dalle politiche commerciali di vendita.
Un valore relativamente basso, rispetto a quello dei concorrenti, può evidenziare maggiore efficienza nella gestione dei crediti.
Un altro indice molto simile è la Rotazione dei crediti verso clienti:
rotazione dei crediti verso clienti = | vendite comprensive di IVA | |
crediti verso clienti |
Il risultato è un numero che esprime quante volte, nel periodo considerato, si è rinnovato il portafoglio dei crediti commerciali.
Entrambi gli indici vanno confrontati con i corrispondenti relativi ai debiti verso i fornitori, dei quali ti parlerò nel prossimo post, al fine di esprimere un giudizio fondato sulla efficienza di gestione dell’azienda.
. le dilazioni medie che normalmente concede ai suoi clienti;
. l’elenco dei crediti da incassare;
. la suddivisione dei crediti in base alle scadenze;
. la suddivisione in base alla rischiosità dell’incasso;
. l’elenco dei crediti incagliati, in sofferenza e in contenzioso.
Se non è così ti consiglio di provvedere perché è di fondamentale importanza disporre di questi dati per una attenta programmazione finanziaria.
Pensa all’utilità di avere una visione di insieme per sapere, per esempio, se è possibile concedere una dilazione a un cliente o se è necessario, invece, chiedere una posticipazione a un fornitore.
Ho terminato, se hai dubbi scrivili nei commenti.
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