Dal 2023 si è allargata parecchio la platea dei possibili interessati al regime forfettario.
Infatti, la soglia massima di ricavi è passata a 85.000 euro per tutte le persone fisiche che esercitano attività di impresa o professione (non vi sono limiti differenziati per le tipologie di attività).
Dopo avere verificato se rispetti le altre condizioni per potere accedere al regime forfettario, ti devi porre alcune domande per capire se ti conviene.
In questo articolo ti elenco le domande chiave, fermo restando che ogni caso è a sé e che è sempre consigliabile e opportuno farsi fare valutazioni precise sulla base di un preventivo concreto.
Se hai bisogno della mia valutazione per il tuo caso specifico, la puoi chiedere a questo link.
Passiamo alle domande.
Le detrazioni e le deduzioni sono legate a costi sostenuti (es. spese mediche, ristrutturazioni immobili), situazioni familiari (es. familiari a carico), reddituali (es. detrazione per contabilità semplificata) che ti danno diritto di pagare meno IRPEF.
Se non ti ricordi quali spese ti danno diritto a detrazioni e deduzioni, le puoi leggere in questi miei due articoli:
Le detrazioni che ti spettano a fronte di pagamento di oneri
Le deduzioni che ti spettano a fronte del pagamento di oneri
Sulla base della entità delle detrazioni e deduzioni che ti spettano, essendo valide solo per abbassare l’IRPEF e non l’imposta sostitutiva che si paga con il regime forfettario, puoi già avere una indicazione di massima.
Inoltre, devi valutare se hai altri redditi, oltre a quello che andrebbe sottoposto al regime forfettario, perché in tal caso le deduzioni/detrazioni che ti spettano le puoi utilizzare per abbassare l’IRPEF che grava sugli altri redditi (esempio canoni di locazione se non a loro volta in cedolare secca, redditi di lavoro dipendente, redditi di pensione, ecc.).
In generale se vi sono altri redditi sui quali potere “scontare” deduzioni e detrazioni o, se le stesse non sono elevate, conviene il regime forfettario.
Il reddito nel regime forfettario viene calcolato applicando ai ricavi una % diversa a seconda del codice ATECO, ecco la tabella
Significa che, a prescindere dai costi che sostieni, il reddito su cui viene applicata l’imposta fissa del 15% (o 5% se nuova attività), non cambia.
In generale il regime forfettario può non convenire se hai costi elevati, per esempio un dipendente, o un margine di ricarico basso per la tipologia di attività commerciale.
Nel regime forfettario, inoltre, non detrai l’IVA sugli acquisti.
Questo è un altro punto molto rilevante. Nel regime forfettario le fatture o i corrispettivi (scontrini, ricevute fiscali), non hanno alcun addebito di IVA.
Significa che se fai, per esempio, l’idraulico, puoi essere più competitivo con le tue tariffe in quando i privati non sostengono l’esborso dell’IVA; se fai, ad esempio il parrucchiere puoi mantenere le tariffe di mercato ma tu, rispetto a chi è in altri regimi, avrai una maggiore redditività, essendo tutti ricavi senza IVA da versare.
Se nei tre anni precedenti non hai svolto alcuna attività di impresa o professione e se l’attività non è una prosecuzione di quella che svolgevi già come dipendente, potresti usufruire dell’aliquota ancora più vantaggiosa del 5% (forfettario nuova attività startup), al posto del 15%.
In generale un giovane che inizia una nuova attività ha quasi sempre diritto all’aliquota ridotta del 5% per i primi cinque anni, mentre per un ex dipendente bisogna accertarsi che non prosegua nei fatti ciò che faceva prima.
Il passaggio dal regime semplificato (o ordinario) al regime forfettario solitamente non conviene a chi è già in attività e ha rimanenze di magazzino elevate.
Questo perché il passaggio al regime forfettario che non prevede l’IVA, obbliga a restituire in unica soluzione tutta l’IVA già detratta sul magazzino in rimanenza e quota parte dell’IVA dei beni ammortizzabili acquistati negli ultimi cinque anni.
Il possesso di un magazzino elevato rende quasi sempre non conveniente il passaggio al regime forfettario.
Spero di esserti stata di aiuto nel compiere le tue valutazioni di massima, o almeno a conoscere qualche concetto in più, per comprendere se ti conviene il regime forfettario.
Ricordati inoltre che se scegli il regime forfettario devi assolutamente restare nel limite massimo di ricavi di 85.000 euro (ragguagliati ad anno); se superi dall’anno successivo passi al semplificato e addirittura se superi i 100.000 euro (ragguagliati ad anno) il regime forfettario cessa con retroattività all’anno in corso, con conseguenze pesantissime e assolutamente da evitare.
Quindi NON scegliere il forfetario se sai già di superare il limite dei ricavi.
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