Lo so, siete stanchi di sentir parlare di Superbonus 110% senza capire cos’è e se potete accedervi. In questo articolo cercheremo di ripercorrere le tappe fondamentali della disciplina e arrivare a rispondere, con semplicità e praticità, alla domanda:
Il Superbonus 110%, disciplinato dal decreto rilancio (n. 34/2020), permette di ottenere una detrazione del 110% a fronte di una spesa che riguarda due macro categorie di intervento edilizio:
Il Superbonus 110% riguarda solo gli interventi effettuati da:
Il Superbonus 110% è escluso a prescindere dall’intervento e dalla categoria beneficiaria della detrazione per le seguenti categorie catastali:
A/1– Abitazioni di tipo signorile;
A/8-Abitazioni in ville;
A/9-Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici per le unità immobiliari non aperte al pubblico;
Infine la detrazione fiscale del 110% è da ripartire in cinque quote annuali di pari importo per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021 e in quattro quote annuali di pari importo per la parte di spesa sostenuta nell’anno 2022.
Il Super bonus 110% prevede due tipologie di interventi:
Gli interventi trainanti accedono direttamente al superbonus 110% e hanno la possibilità di trainare altri interventi che da soli non potrebbero altrimenti accedere.
Gli interventi trainanti sono:
L’agenzia delle entrate ha chiarito che è possibile cumulare presso lo stesso soggetto più bonus, infatti le disposizioni in materia di 110% si affiancano a quelle vigenti in materia di riqualificazione energetica, di Sismabonus e di Ecobonus.
In merito alla sovrapponibilità, può accadere che alcuni interventi non siano riconducibili solo al Superbonus ma anche ad altre ipotesi di agevolazione. Il contribuente potrà avvalersi di una sola delle agevolazioni ed è quindi necessario fare adeguate valutazioni volte ad individuare quella, tra le agevolazioni, che risulti essere la più conveniente.
Va da sé, dunque, la necessità di una adeguata analisi propedeutica circa l’attuazione dell’intervento complessivamente considerato.
L’art.121 del Decreto Rilancio prevede la naturale possibilità di portare in detrazione le spese sostenute o, in alternativa, trasformare la suddetta detrazione in sconto in fattura o cessione del credito. Vediamo insieme le due possibilità:
Vi starete chiedendo…
Per rendere il mercato della cessione del credito più sicura e accessibile è stata creata, dalla piattaforma InfoCamere, il portale SiBonus per lo scambio del credito di imposta.
Quali sono i vantaggi?
L’accesso e la gestione del credito possono avvenire in maniera autonoma tramite identificazione CNS o SPID o tramite il proprio commercialista di fiducia, attraverso apposito modulo di delega fornito dalla piattaforma stessa.
Consiglio vivamente di valutare il prima possibile la portata del proprio cassetto fiscale con il proprio commercialista e la possibilità di rivolgersi al portale SìBonus per la cessione del proprio credito di imposta.
Sia che si scelga di portare la detrazione in dichiarazione dei redditi sia che si opti per sconto in fattura o cessione del credito il Superbonus 110% richiede sempre:
. l’asseverazione di congruità dei prezzi rilasciata dal tecnico;
. il visto di conformità rilasciato dal commercialista.
Tutti i commercialisti possono rilasciare il visto?
NO, solo quelli abilitati, la verifica può essere fatta direttamente sul sito Agenzia delle Entrate.
Il visto di conformità attesta che la documentazione prodotta rispetta i requisiti essenziali previsti dalla normativa relativa al Superbonus e verifica la presenza delle asseverazioni e delle attestazioni rilasciate dai tecnici incaricati, in quanto obbligatorie.
Le spese per il visto di conformità possono essere incluse nel computo totale delle spese soggette a detrazione al 110%.
Il Superbonus 110% è il simbolo della ripresa economica e dell’efficientamento energetico del Paese,
MA attenzione a fare tutto da soli!
La disciplina sottostante è complessa e solo con un pool di esperti si può beneficiare del Superbonus senza imbattersi in errori che portano il contribuente in buona fede ad essere contestato per credito inesistente. Per questo motivo le asseverazioni degli esperti e il visto di conformità rivestono un ruolo cardine all’interno di tutta la disciplina.
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