Ed ecco arrivato, come promesso, il secondo appuntamento sugli oneri che danno diritto a riduzioni IRPEF.
Alle volte, quando si vedono le seconde versioni di cose che ci erano particolarmente piaciute si resta un po’ delusi; in questo caso non sarà così, tranquilli, questo articolo è noioso almeno quanto il primo, anzi, forse anche di più 😉
Grazie a voi, questa volta ci ho impiegato meno tempo e me la sono cavata con poche capsule di caffé, perché non mi sono posta il timore di annoiarvi a morte, visto il grande successo del precedente.
Mi avete ricordato che c’è sempre bisogno di un ripasso a condizione che sia semplice e ho anche compreso che avete voglia di studiare. Bravi!
Del resto Albert Einstein sosteneva che: “L’insegnamento deve essere tale da far percepire ciò che viene offerto come un dono prezioso e non come un dovere imposto” e io mi trovo d’accordo con lui.
E allora via con la seconda parte!
Le carpette le avete già fatte, come vi ho spiegato nel primo articolo che consiglio di leggere PRIMA di questo se non lo avete già fatto.
Le spese di cui vi parlerò a breve le dovete inserire, volta per volta, nelle stesse carpette dove avete messo le altre, perché ci penserà chi redige la vostra dichiarazione a collocarle nei righi corretti del Modello Unico.
Gli oneri deducibili che danno diritto a deduzioni IRPEF sono ancora più importanti di quelli detraibili perché, se vi ricordate, vi ho spiegato che vengono sottratti alla base imponibile PRIMA del calcolo dell’IRPEF e quindi il risparmio va dal 23% al 43% a seconda del vostro reddito.
Anche gli oneri deducibili si possono suddividere in due gruppi:
. quelli che puoi dedurre anche se sostenuti per i familiari a carico (in base a quanto stabilito dall’art. 1, comma 20, della legge n. 76 del 2016, le parole “coniuge”, “coniugi” o termini equivalenti si intendono riferiti anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso);
. quelli che puoi dedurre solo se sostenuti per te.
Partiamo con i primi:
1) spese che danno diritto a deduzioni IRPEF se sostenute da te o dai familiari a tuo carico:
Sono inoltre deducibili le spese mediche e di assistenza specifica per persone con disabilità sostenute anche nell’interesse dei familiari anche se non a carico fiscalmente. Le persone disabili possono usufruire della deduzione anche se percepiscono l’assegno di accompagnamento ma in caso di ricovero presso un istituto, non è possibile dedurre l’intera retta pagata, ma solo la parte che riguarda le spese mediche e paramediche di assistenza specifica. Le spese sanitarie per l’acquisto di medicinali sono deducibili se certificate da fattura o scontrino fiscale (c.d. “scontrino parlante”), in cui devono essere specificati la natura e la quantità dei prodotti acquistati, il codice alfanumerico (identificativo della qualità del farmaco) posto sulla confezione del medicinale e il codice fiscale del destinatario.
2) Spese che danno diritto a deduzioni IRPEF solo se sostenute da te:
Ho quasi terminato, se ce la fai a resistere, ancora poche cose:
. detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale e con reddito non superiore a 30.987,41 euro;
. detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale e con reddito non superiore a 30.987,41;
. detrazione per giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni che stipulano un contratto di locazione per l’abitazione principale e con reddito fino a 15.493,71;
. detrazione per gli inquilini di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale;
. detrazione per lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza per motivi di lavoro e con reddito non superiore a 30.987,41;
. detrazione per l’affitto di terreni agricoli ai giovani di età inferiore ai 35 anni.
Se rientri in uno di questi casi ti spetta una detrazione, quindi consegna anche la fotocopia del tuo contratto di locazione e copia del versamento dell’imposta di registro per il rinnovo annuale a chi ti redige il Modello Unico.
. detrazione del 50% (start-up e PMI innovative) su un investimento massimo di 100.000 euro per periodo di imposta che sale a 300.000 euro per chi investe in PMi innovative.
Ho finito il lunghissimo secondo elenco, verifica se hai sostenuto questo oneri nel 2020 e consegnali unitamente agli altri.
Se hai bisogno di ulteriori dettagli puoi sempre cliccare su questo link ed andare a leggere le istruzioni ministeriali.
Le peggiori cose sono sempre fatte con le migliori intenzioni. Oscar Wilde
Beh, non farci l’abitudine però…
Ai miei clienti: anche se non mi cliccate so benissimo che mi leggete, quindi quest’anno mi aspetto un po’ di impegno in più nella consegna dei documenti, non la perfezione, ma diciamo un piccolo passo verso il miglioramento 😉
Se hai la necessità di contattarmi direttamente per una consulenza, segui il link la commercialista risponde.
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Commercialista
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